Cos’è la peer education, come funziona e quali sono i vantaggi che porta all’educazione. Scopriamo un nuovo modo di imparare tra “pari”.

L’educazione tra coetanei, o “peer education”, è un modo di insegnare semplice ma che può davvero cambiare le cose. Immaginatelo così: imparare dagli studenti e con gli studenti. Si tratta di condividere informazioni in un gruppo per aiutare tutti a imparare meglio. L’idea è quella di sfruttare come i compagni di classe influenzano naturalmente gli altri nel loro gruppo per aiutare tutti a sapere di più, a pensare in modo diverso e ad agire meglio.

Nella peer education, i ragazzi diventano una sorta di insegnanti per i loro amici. Dopo aver imparato bene un argomento, passano le informazioni agli altri, aiutando così tutti a migliorare.

Questo approccio fatto dai giovani, per i giovani funziona bene perché utilizza le stesse cerchie di amicizia per insegnare in modo naturale e diretto, rendendo l’apprendimento più facile e più vicino alla realtà dei ragazzi.

Come funziona la Peer Education?

L’educazione tra pari funziona in un modo semplice ma molto efficace: imparare dagli altri ragazzi. Questo scambio di informazioni tra amici o in gruppi vuole migliorare ciò che sappiamo, come pensiamo e come agiamo, portando a risultati positivi per la nostra salute e felicità.

Come funziona la Peer Education

Si sa che i giovani si lasciano influenzare tanto l’un l’altro, per cui usare questo metodo nelle scuole o nei programmi per giovani è una mossa astuta. I ragazzi insegnano ad altri ragazzi, in un modo di apprendere diretto e alla pari, senza gerarchie.

Nei programmi di educazione tra pari, alcuni ragazzi diventano “esperti” su un tema specifico. Poi, come fanno gli insegnanti, condividono quello che hanno imparato, aiutando tutti a migliorare. Questo metodo quindi si basa sulla collaborazione: girando tra gruppi di coetanei con interessi simili, i ragazzi si supportano a vicenda, imparando insieme in modo naturale e attivo.

La Peer Education in pratica

Nella pratica, l’educazione tra pari si può fare in tanti modi, dalle chiacchierate casuali fino a lezioni più organizzate. Pensate a quanto si può imparare semplicemente parlando tra amici o usando i social e video online. Questi sono esempi di come l’educazione tra coetanei avviene in modo spontaneo. Ma ci sono anche momenti più strutturati, con incontri preparati apposta per insegnare qualcosa di specifico.

La Peer Education in pratica

Il bello della peer education è che si adatta a situazioni diverse e può parlare di tanti argomenti importanti, come informazioni sull’uso di alcol e droghe, come evitare malattie trasmissibili o come prendersi cura della propria salute sessuale. Questo metodo è flessibile e potente perché riesce a raggiungere i ragazzi, parlando la loro lingua e facendo parte del loro mondo.

La cosa fondamentale qui è influenzare il modo di pensare e agire dei ragazzi, valorizzando il loro ruolo attivo nell’apprendimento. È questa capacità di entrare nelle loro vite in modo naturale che rende l’educazione tra pari tanto efficace e apprezzata.

Perché la Peer Education funziona?

Il vero punto di forza della peer education è il fatto che riesce a influenzare davvero quello che i ragazzi decidono e fanno. Grazie a un modo di fare che li coinvolge direttamente e li fa sentire parte del processo, i ragazzi non solo imparano dai compagni, che vedono come fonti sicure e affidabili, ma iniziano anche a ragionare di più su come agiscono e, magari, a cambiare in meglio.

Questo modo di insegnare rompe le regole della scuola tradizionale, creando uno spazio dove si può parlare apertamente anche di argomenti difficili o delicati. Così, l’educazione tra compagni diventa un ponte verso un modo di imparare più consapevole e maturo.

Usare la peer education a scuola potrebbe davvero cambiare le cose, dando ai ragazzi uno strumento in più per capire e affrontare il mondo complicato in cui viviamo.

I vantaggi della peer education

Per gli insegnanti, usare l’apprendimento tra amici vuol dire capire e utilizzare il potere delle relazioni tra ragazzi per aiutarli a imparare meglio. Questo modo di fare non solo rende più facile e accettato dai giovani lo scambio di informazioni giuste, ma aiuta anche tutti a sentirsi più responsabili, a crescere personalmente e a migliorare nel stare con gli altri.

Quindi, introdurre l’apprendimento tra amici a scuola può davvero cambiare le cose, portando un nuovo modo di insegnare che arricchisce i ragazzi e dà una mano agli insegnanti a preparare cittadini attenti e impegnati.

I vantaggi della peer education

I coetanei sono più credibili

Tra adolescenti, gli amici sono visti come fonti affidabili di aiuto e informazione perché condividono esperienze e caratteristiche simili con chi ha bisogno di supporto. Spesso, chi aiuta in questi programmi tra pari è scelto proprio perché molto stimato dagli altri, e a volte viene addirittura nominato dai suoi stessi amici.

Durante l’adolescenza e la giovinezza, c’è una tendenza a interagire di meno con genitori e adulti e a cercare di più il gruppo di amici, il che rende le informazioni ricevute dai coetanei molto più rilevanti e credibili rispetto a quelle che potrebbero venire dagli adulti, inclusi i genitori.

Le lezioni tra pari hanno più forza

I programmi basati sull’apprendimento tra pari danno forza a chi vi partecipa. Molti ragazzi che diventano pari sentono di aver guadagnato potere e autonomia grazie alla possibilità di diffondere conoscenza e competenze tra i loro coetanei.

Inoltre, si dice che fare parte di un sistema di supporto tra pari possa dare ai giovani la possibilità di prendersi cura del proprio benessere e di affrontare attivamente le sfide che incontrano, aumentando così la loro fiducia in se stessi.

Le lezioni tra pari hanno più forza

La Peer Education è un modo efficace per condividere conoscenze, abilità e consapevolezza

Essendo considerati affidabili, i coetanei possono mostrare comportamenti positivi, incoraggiare i loro amici a partecipare ad attività utili ad aumentare le conoscenze e le competenze, e sono inseriti in un sistema naturale di scambio di informazioni, ovvero il loro gruppo sociale. I coetanei, lo sappiamo, riescono a usare modi diretti e facili per passare informazioni e comunicare tra giovani.

I pari sono considerati più affidabili

Rispetto agli adulti, i pari sono visti come meno intimidatori, c’è meno paura che giudichino o che “tradiscano”. I giovani si sentono più a loro agio a parlare apertamente con i coetanei, soprattutto di comportamenti rischiosi o malvisti socialmente.

Inoltre, ai giovani piace avere il controllo sulle proprie decisioni e spesso si rivolgono agli amici per informazioni e consigli, temendo di perdere autonomia se si affidassero a un professionista, un genitore o un insegnante.

I giovani sono anche preoccupati per la privacy e la confidenzialità quando parlano dei loro problemi con gli adulti. Sentono che gli amici saranno meno propensi a giudicare o a moralizzare comportamenti considerati “problematici”.

I pari possono arrivare anche a quei coetanei più “problematici”

I coetanei possono rafforzare l’apprendimento attraverso un coinvolgimento costante con i loro pari e sono spesso più capaci di raggiungere persone difficili da coinvolgere.

In generale, i programmi basati sui pari riescono a coinvolgere i giovani a rischio offrendo un ambiente non giudicante, comprensivo e di supporto tra amici simili, per aiutarli ad affrontare momenti di vita stressanti e aumentare la loro resilienza.

Inoltre, questi programmi possono coinvolgere e influenzare giovani svogliati che potrebbero non avere accesso o paura di accedere ai servizi di supporto tradizionali, come medici, specialisti o consulenze.

Peer Education

Qui, i programmi tra pari offrono un ambiente amichevole per i giovani, dove le informazioni necessarie sono facilmente accessibili e l’autonomia nella divulgazione di informazioni personali è rispettata e mantenuta.

In conclusione

Adottare un approccio basato sulla peer education nei programmi didattici può arricchire l’esperienza educativa degli studenti, ma anche aprire nuove strade per il loro sviluppo personale e sociale.

Incoraggiando un ambiente di apprendimento inclusivo, supportivo e basato sul rispetto reciproco, la peer education rappresenta un’opportunità per costruire comunità educative più forti, resilienti e connesse.